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Lui & Lei

Il commesso viaggiatore cap.4


di jackflash
29.12.2022    |    1.887    |    0 9.3
""Sta zitta puttana e obbedisci" e lei eseguì..."
Sandro ormai aveva 35 anni e tante cose erano cambiate nella sua vita. Innanzitutto conviveva con Ester da più di un anno e sul lavoro, anche se le cose non erano floride come negli anni 80', gli affari non andavano più come prima ma comunque non malissimo. Doveva fare molti più km, stare addosso ai clienti come non aveva mai fatto e questo lo portava spessissimo a dormire fuori la notte. La sua passione per le trans non era minimamente scemata e anzi, viaggiando di più, ne aveva conosciute un pò in tutta Italia. Quando ci andava ormai si faceva sempre scopare.

Prenderlo nel culo gli piaceva troppo e ormai il suo buchino era allenato e sentiva pochissimo dolore. Con Ester a casa le cose continuavano più o meno come prima. Lei era assatanata come da fidanzati e le visite nei privè ormai erano mensili. Li dentro lei si scatenava. La doppia penetrazione era diventata un abitudine e non era mai Sandro a sodomizzarla perché lei lo voleva nel culo dagli sconosciuti mentre Sandro la scopava. Se c'era qualcuno che aveva l'ano più dilatato del suo quella era sicuramente Ester che sperava sempre di beccare uomini di colore e quando ne trovava uno non se lo faceva scappare. In quelle occasioni Sandro ci dava dentro ma spesso provava invidia per la sua compagna. Quanto avrebbe voluto essere inculato lui da quelle mazze nere...

Era la prima settimana di febbraio e Sandro era in Toscana, nella zona di Pistoia. Aveva prenotato un agriturismo poco fuori da Montecatini perché la mattina dopo doveva vedere un cliente molto presto. Arrivò sul posto abbastanza stanco e per una volta decise che non avrebbe cercato avventure trans anche se sapeva che dopo cena, in camera si sarebbe di sicuro eccitato. Ad accoglierlo trovò un ragazzo sui trent'anni che lo accompagnò in camera precisando che per quella notte non ci sarebbero stati altri ospiti. La camera era molto carina, aveva la tv ed era spaziosa.
"Ma fate da mangiare?" chiese Sandro
"No, mi dispiace. Solo nei weekend. E devo dirle anche che io vado via intorno alle otto"
"Quindi sarò solo qui dentro...speriamo non mi venga un coccolone"
"Bè, in effetti mia madre vive in quella casetta che ha visto sulla destra entrando dal cancello. Se ha bisogno qualcosa chieda pure a lei. Se digita 1 sul telefono lei risponderà. Squilla a casa sua"

Così Sandro si fece una doccia, massaggiandosi il cazzo (cosa che lo fece pentire di non avere cercato trans su internet prima di partire) e poi uscì a mangiare. Trovò una pizzeria carina ma dove facevano una pizza che Sandro sospettò essere congelata e un ora e mezza dopo era di nuovo in camera e non erano nemmeno le nove. Non poteva chiamare Ester perché il mercoledì lei era in palestra fino alle undici e così accese la tv cercando un programma che lo ispirasse ad una sega fatta come si deve.
Intorno alle dieci, quando si stava appisolando con la tv accesa, sentì bussare alla porta. un pò allarmato si alzò di colpo. Chi cazzo veniva a bussare a quell'ora? Non c'era nessun altro li dentro....
Andò alla porta in boxer e a torso nudo "Chi è?" chiese
"Salve sono la mamma di Tommaso, il ragazzo che ha visto prima"
In un nanosecondo gli venne in mente Mara. Vediamo com'è questa tizia, pensò ed aprì la porta.

La signora non riuscì a controllare i suoi occhi; quando lo vide lo squadrò da capo a piedi soffermandosi per un istante di troppo sul suo pacco.
"Mi scusi l'intrusione. Volevo sapere se andava tutto bene"
"Certo, grazie. Suo figlio mi ha detto che c'è una linea interna. Poteva chiamarmi senza disturbarsi ad uscire, fa anche freddo"
Lei sembrò imbarazzata ma quello che disse, al contrario, fu del tutto sfrontato "Magari potrei farle un pò di compagnia"
La signora, che si chiamava Emma, non sembrava per nulla male. Doveva essere più verso i sessanta che verso i 50 anche se di poco e da giovane doveva essere stata una gran gnocca. Aveva un viso con poche rughe e con un espressione indecifrabile ma interessante.
Indossava un cappotto nero che teneva chiuso con le mani. I bottoni non erano allacciati.
"Compagnia? Ne abbiamo proprio bisogno"
"Abbiamo?"
"Si. Io e lui" disse Sandro indicandosi il cazzo che già iniziava a risvegliarsi.
A quel punto lei non perse altro tempo. Si tolse il cappotto e sotto c'erano solo delle autoreggenti. Nient'altro.
Il cazzo di Sandro premeva fortissimo contro i boxer. Lui chiuse la porta e la guardò. Tette un po cadenti ma belle grosse e una fitta boscaglia, con qualche pelo bianco, in zona vulva.

Quello che passò nella sua mente fu "l'altra volta comandava Mara, stavolta il padrone lo faccio io"
"Voltati" le ordinò
Aveva un culo bello tondo e abbastanza sodo considerata l'età.
"Dunque" proseguì "se vuoi restare dovrai fare tutto quello che ti ordinerò. Ti sta bene?"
Lei annuì, era così arrapata che avrebbe accettato di tutto
"Stenditi sul letto al contrario e lascia la testa fuori"
Sandro si tolse i boxer ed appoggio il suo ano alla bocca di Emma "Dacci dentro con la lingua, troia"
Lei iniziò a lapparlo con grande impegno cercando anche di leccargli le palle. La sua lingua era forte e il suo cazzo ormai era pronto a rompere noci di cocco. Poi si mise carponi e le ordinò di metterle due dita in culo "Ma non è che sei..."Sta zitta puttana e obbedisci" e lei eseguì. Era arrivato il momento di lavorarsela un pò. La fece mettere carponi sul letto ed iniziò a penetrarle la fica con le dita. Era fradicia, probabilmente avrebbe voluto due o tre cazzi insieme quella sera. Iniziò a gemere e alla fine Sandro riuscì a metterle tutta la mano mentre lei mugolava dicendo "Sfondami, sfondami" Venne almeno due volte e molto copiosamente. Poi Sandro passò al culo e senza fare troppi complimenti la sodomizzò. La cosa sembrava provocarle più dolore che piacere ma a lui non importava. Andò avanti per un bel pezzo ma non venne. Lo tirò fuori accorgendosi di avere il cazzo parecchio maleodorante
"Pulisci tutto" disse mettendoglielo in bocca. Questo fu il momento in cui Emma sembrò divertirsi di più. Pompava e mugolava come se qualcuno la stesse scopando, evidentemente la cosa la eccitava parecchio.

Lei si aspettava che lui le venisse in bocca ma il programma era diverso. La rimise a pecora e le sfondò ancora il culo perché voleva venirle dentro. Durò pochissimo e fece una sborrata colossale nell'intestino di Emma. Poi le impose di rimanere a pecora e di buttare fuori la sborra dal culo. Oltre alla sborra le vennero un paio di scorregge che strapparono una risata a Sandro "Cazzo sei proprio una maiala da inculare!"

Lei fece per alzarsi ritenendo conclusa la "session" ma c'era un ultima cosa
"Vieni in bagno e mettiti in ginocchio nella vasca"
Lei obbedì di nuovo e lui le pisciò direttamente in bocca. Non le aveva ordinato di berla ma lei lo fece comunque e mentre lo faceva si masturbò con tre dita venendo di nuovo.

Se ne andò alla chetichella, così com'era arrivata e la mattina dopo Tommaso a colazione gli chiese "Passata bene la notte?"
"Benissimo. Se torno da queste parti credo che non cercherò altri posti. Sono stato davvero bene"
Salì in auto e chiamò Ester "Mi mancavi ieri sera" disse lei "Ho dovuto arrangiarmi con Nello"
Nello era il diminutivo che avevano dato al cazzo di gomma che a volte usavano.
"Non temere tesoro, sto riportando a casa il Nello di carne. Ti piacerà"
Continua.....
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